L'organizzazione
è pessima, il programma sconclusionato, lo stile di Grillo
insopportabile. Il 25 febbraio alle politiche voterò M5S. Inizio con
questa semi-citazione una riflessione sui motivi che mi hanno portato
a questa scelta piuttosto travagliata.
Già
nutrivo profonda sfiducia nel PD, partito che si definisce
"progressista"ma nei fatti si è dimostrato restio a
qualunque forma di rinnovamento. Ero comunque propensa a votare PD
con la speranza che potesse fare qualcosa di meglio rispetto a Monti
e Berlusconi.
Ma la
notizia dell'intervento militare francese in Mali, con l'appoggio del
governo italiano e dei maggiori gruppi parlamentari (PD
compreso), è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Prima il Kosovo, poi l'Afghanistan, poi la Libia, ora questo...basta!
Non se ne può più delle guerre "umanitarie" appoggiate da
quel sepolcro verniciato di rosso chiamato sinistra!
A parte
quel falsone di Vendola e quei quattro sfigati comunisti di Ingroia
(ho già dato con la "Sinistra Arcobaleno", grazie!), solo
Beppe Grillo si è sempre detto contrario a queste guerre di
aggressione. A tal proposito concordo pienamente con quanto scritto
qui.
Tempo
fa il M5S mi piaceva, ora un po' meno per diversi motivi, tra cui
l'espulsione dei dissidenti, l'atteggiamento autoritario
di Grillo e il fanatismo
di certi attivisti. Ma attualmente è l'unico che può portare un po'
di rinnovamento, anche se penso che una sua vittoria alle politiche
(dai sondaggi, improbabile) potrebbe avere conseguenze disastrose
(qui uno
scenario chiaramente esagerato, ma neanche tanto).
Commentiamo
i principali punti del programma, sintetizzati nell'"Agenda
Grillo":
1 - Legge anticorruzione:
d'accordissimo, la propongono tutti (tranne il PDL) ma non si
decidono mai a farla.
2 - Reddito di cittadinanza: sarebbe bello, ma non so se ci sono abbastanza risorse. Non è una cosa impossibile, visto che esiste in altri paesi europei, ma per favore evitiamo le sparate facili e populiste come questa.
3 - Abolizione dei contributi pubblici ai partiti (retroattivi da queste elezioni): giusto, ma credo che la retroattività sarebbe piuttosto difficile da applicare e non so neanche se sarebbe giusta (i partiti hanno ricevuto rimborsi elettorali perché la legge lo permetteva, sarebbe giusto punirli con misure retroattive...di quanti anni?)
4 - Abolizione immediata dei finanziamenti diretti e indiretti ai giornali: non sono d'accordo, una razionalizzazione è necessaria ma abolire tutti i finanziamenti subito porterebbe più danni che benefici, e a farne le spese sarebbero i più deboli (ne parlo più in dettaglio qui).
5 - Introduzione del referendum propositivo e senza quorum: sì al referendum propositivo, sul senza quorum sono in dubbio. E' giusto che pochi cittadini decidano per tutti? Ok, mi direte, se uno non partecipa al referendum è una sua scelta. Ma se il voto è un diritto/dovere, non si può neanche pretendere che tutti abbiano sempre tempo e voglia di informarsi su qualsivoglia minchiata venga proposta (mi viene in mente il referendum per abolire i minareti in Svizzera, paese in cui comunque il quorum non c'è solo per i referendum abrogativi)
6 - Referendum sulla permanenza nell'euro: non sono d'accordo, perché già prima ancora di avere il risultato creerebbe una situazione di ulteriore incertezza economica. Inoltre è prevedibile che molti italiani, arrabbiati per la crisi economica, non riescano a fare una scelta razionale. Non a caso la Costituzione non prevede il referendum per le leggi di bilancio e per la ratifica di trattati internazionali. P.S.: ammetto di non capirci una mazza in economia, perciò se qualcuno più esperto può illuminarmi gli sarò grata.
7 - Obbligatorietà della discussione di ogni legge di iniziativa popolare in Parlamento con voto palese: sì ma...non è già così, almeno in teoria?
8 - Una sola rete televisiva pubblica, senza pubblicità, indipendente dai partiti: che importa se sono una o tre? Inoltre dubito che si possa sostenere senza pubblicità. Per quanto riguarda l'indipendenza dai partiti ok, bisognerebbe riformare la RAI, in che modo non saprei...
9 - Elezione diretta dei candidati alla Camera o al Senato: d'accordo, quindi abolizione del Porcellum
10 - Istituzione di un politometro per la verifica di arricchimenti illeciti da parte della classe politica negli ultimi vent'anni: sì, ma sembrerebbe più una proposta attinente alla lotta alla corruzione e alla criminalità, che, data la lentezza della giustizia richiede mooolto tempo. Il paragone col "redditometro", strumento (mal concepito) per combattere l'evasione fiscale, mi sembra fuori luogo.
11 - Massimo di due mandati elettivi: Sì per il Parlamento. No per la politica in generale, come fanno nel M5S. Penso che, come nel lavoro, anche in politica l'esperienza sia importante, e imporre una legge simile rischierebbe di favorire gli incompetenti. Forse mi sbaglierò (ai posteri l'ardua sentenza), ma non mi sembra questa la risposta alla corruzione della politica.
12 - Legge sul conflitto di interesse: Sì, altra questione di cui si parla sempre ma non si fa mai.
13 - Misure immediate per il rilancio della piccola e media impresa sul modello francese: sì in generale ad una politica che riduca la tassazione sul lavoro e le imprese; modello francese o no non saprei (economisti illuminatemi di nuovo)
14 - Ripristino dei fondi tagliati alla Sanità e alla Scuola pubblica con tagli alle Grandi Opere Inutili come la Tav: Sì al taglio alle grandi opere inutili in favore delle opere più piccole (per difendere il territorio dal dissesto idro-geologico, ad esempio). In ogni caso le spese sanitarie vanno razionalizzate perchè ci sono molti sprechi.
15 - Informatizzazione e semplificazione dello Stato: sì, altra cosa, la semplificazione burocratica, di cui parlano in tanti ma non si fa mai.
16 - Accesso gratuito alla Rete per cittadinanza: sarebbe bello, ma con quali soldi? Ma poi, con tutti i problemi che ci sono...Estiqaatsi?
2 - Reddito di cittadinanza: sarebbe bello, ma non so se ci sono abbastanza risorse. Non è una cosa impossibile, visto che esiste in altri paesi europei, ma per favore evitiamo le sparate facili e populiste come questa.
3 - Abolizione dei contributi pubblici ai partiti (retroattivi da queste elezioni): giusto, ma credo che la retroattività sarebbe piuttosto difficile da applicare e non so neanche se sarebbe giusta (i partiti hanno ricevuto rimborsi elettorali perché la legge lo permetteva, sarebbe giusto punirli con misure retroattive...di quanti anni?)
4 - Abolizione immediata dei finanziamenti diretti e indiretti ai giornali: non sono d'accordo, una razionalizzazione è necessaria ma abolire tutti i finanziamenti subito porterebbe più danni che benefici, e a farne le spese sarebbero i più deboli (ne parlo più in dettaglio qui).
5 - Introduzione del referendum propositivo e senza quorum: sì al referendum propositivo, sul senza quorum sono in dubbio. E' giusto che pochi cittadini decidano per tutti? Ok, mi direte, se uno non partecipa al referendum è una sua scelta. Ma se il voto è un diritto/dovere, non si può neanche pretendere che tutti abbiano sempre tempo e voglia di informarsi su qualsivoglia minchiata venga proposta (mi viene in mente il referendum per abolire i minareti in Svizzera, paese in cui comunque il quorum non c'è solo per i referendum abrogativi)
6 - Referendum sulla permanenza nell'euro: non sono d'accordo, perché già prima ancora di avere il risultato creerebbe una situazione di ulteriore incertezza economica. Inoltre è prevedibile che molti italiani, arrabbiati per la crisi economica, non riescano a fare una scelta razionale. Non a caso la Costituzione non prevede il referendum per le leggi di bilancio e per la ratifica di trattati internazionali. P.S.: ammetto di non capirci una mazza in economia, perciò se qualcuno più esperto può illuminarmi gli sarò grata.
7 - Obbligatorietà della discussione di ogni legge di iniziativa popolare in Parlamento con voto palese: sì ma...non è già così, almeno in teoria?
8 - Una sola rete televisiva pubblica, senza pubblicità, indipendente dai partiti: che importa se sono una o tre? Inoltre dubito che si possa sostenere senza pubblicità. Per quanto riguarda l'indipendenza dai partiti ok, bisognerebbe riformare la RAI, in che modo non saprei...
9 - Elezione diretta dei candidati alla Camera o al Senato: d'accordo, quindi abolizione del Porcellum
10 - Istituzione di un politometro per la verifica di arricchimenti illeciti da parte della classe politica negli ultimi vent'anni: sì, ma sembrerebbe più una proposta attinente alla lotta alla corruzione e alla criminalità, che, data la lentezza della giustizia richiede mooolto tempo. Il paragone col "redditometro", strumento (mal concepito) per combattere l'evasione fiscale, mi sembra fuori luogo.
11 - Massimo di due mandati elettivi: Sì per il Parlamento. No per la politica in generale, come fanno nel M5S. Penso che, come nel lavoro, anche in politica l'esperienza sia importante, e imporre una legge simile rischierebbe di favorire gli incompetenti. Forse mi sbaglierò (ai posteri l'ardua sentenza), ma non mi sembra questa la risposta alla corruzione della politica.
12 - Legge sul conflitto di interesse: Sì, altra questione di cui si parla sempre ma non si fa mai.
13 - Misure immediate per il rilancio della piccola e media impresa sul modello francese: sì in generale ad una politica che riduca la tassazione sul lavoro e le imprese; modello francese o no non saprei (economisti illuminatemi di nuovo)
14 - Ripristino dei fondi tagliati alla Sanità e alla Scuola pubblica con tagli alle Grandi Opere Inutili come la Tav: Sì al taglio alle grandi opere inutili in favore delle opere più piccole (per difendere il territorio dal dissesto idro-geologico, ad esempio). In ogni caso le spese sanitarie vanno razionalizzate perchè ci sono molti sprechi.
15 - Informatizzazione e semplificazione dello Stato: sì, altra cosa, la semplificazione burocratica, di cui parlano in tanti ma non si fa mai.
16 - Accesso gratuito alla Rete per cittadinanza: sarebbe bello, ma con quali soldi? Ma poi, con tutti i problemi che ci sono...Estiqaatsi?
Il
dibattito continua...